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Immagine del redattoreAlessandro Catania

21 vittoria, grande baldoria.

Il fisico del RAND che fece un mucchio di soldi contando le carte al tavolo del blackjack.



Jess #Marcum era un fisico del RAND (Research and Development), il dipartimento dell’Aeronautica Militare nato alla fine del secondo conflitto mondiale con lo scopo di studiare lo sviluppo di strategie, in particolare nel settore degli approvvigionamenti.

#Marcum è però noto non tanto per i suoi contributi in campo scientifico ma per l’aver inventato un metodo originale di fare soldi a discapito dei casinò. #Marcum elaborò un metodo che gli permetteva di stimare la percentuale di probabilità di vincita al tavolo del #blackjack. Il metodo è il conteggio delle carte; senza scendere nei dettagli di una strategia che è andata complicandosi nel tempo, l’idea sta nell’assegnare un punteggio positivo o negativo ad ogni carta che viene scoperta sul tavolo dal croupier e dai giocatori. In questo modo di può capire quando il gioco volge al favore del banco o del giocatore. I giochi d’azzardo di basano infatti tutti sul calcolo matematico della probabilità. Una mano può essere vincente per un giocatore e quella successiva invece perdente ma il gioco, con le sue ricompense per le vincite, è costruito razionalmente in modo tale che, su un grande numero di giocate, il banco possa incassare più denaro di quanto ne eroghi in vincite ai fortunati giocatori.


Con il suo metodo, #Marcum non poteva di certo capire quale sarebbero state le prossime carte ad uscire dal mazzo ma poteva capire quando la sua percentuale di vittoria si trovava al di sotto del 50% e quando invece si trovava al di sopra. Si possono infatti verificare situazioni fortuite per le quali la probabilità per un giocatore di vincere è maggiore di quella del banco. In una situazione del genere, al giocatore conviene rimanere seduto al tavolo da gioco e puntare cifre consistenti, sapendo che, da un punto di vista probabilistico, saranno per lui più le mani vincenti di quelle perdenti. Al contrario, quando la situazione volge a favore del banco, al giocatore non resta che giocare puntando cifre ridotte e aspettando speranzoso che, con le mani successive, le sorti del gioco possano capovolgersi a suo favore.


"Jess Marcum inventò il metodo del conteggio delle carte per sbancare al tavolo del blackjack"

Marcum portò avanti la sua strategia facendo fortuna. Ben presto il metodo venne copiato da altri giocatori e i casinò dovettero adeguarsi per difendere i loro interessi. All’epoca si giocava al #blackjack con un solo mazzo, per cui, una volta appreso il metodo, tenere il conto della carte non era un’operazione troppo difficile per una mente bene allenata e ben predisposta al calcolo matematico in tempi rapidi. I casinò decisero allora di condurre il gioco con più mazzi di carte, in modo che il conteggio delle carte diventasse un’operazione decisamente più complessa. E così si continua a fare ancora oggi. Nonostante tutto, su internet è facile trovare diversi metodi sul conteggio delle carte ma ci rende conto subito del fatto che i metodi proposti non sono dei più semplici.


Lo stesso #Marcum, quando si passò all’uso di più mazzi, abbandonò l’attività e si dedicò ad altro, come ci racconta il premio Nobel per la fisica Arthur #Gell_Mann nel suo libro Il quark e il giaguaro. I due lavorarono assieme ad un progetto del RAND sull’elaborazione di un metodo di calcolo numerico particolarmente complesso.


”Il metodo sembrava fatto su misura per Jess, il quale, oltre che un fisico, era assiduo frequentatore dei casinò e aveva vinto un mucchio di soldi giocando a blackjack.

Usava il ”metodo dello studente”: puntate basse quando le probabilità erano leggermente sfavorevoli, il che accadeva la maggior parte delle volte, e puntate molto più consistenti quando le probabilità erano a suo favore, per esempio quando tutte le carte di valore dieci (i dieci e le figure) si trovavano in una sola parte del mazzo. Questo tipo di gioco fu possibile finché si continuò ad usare un solo mazzo di carte, ma dopo un po’ i casinò cambiarono le regole (adattandosi agli “studenti”) e si cominciò a giocare con più mazzi di carte contemporaneamente. Jess passò allora ad altre attività.”


Una storia sul conteggio delle carte è raccontata nel film “21” del 2008 e diretto da Robert Luketic, basato su una storia vera che vide un gruppo di giovani giocatori del MIT (il MIT Blackjack Team) ideare una strategia di gruppo per il conteggio delle carte. In settimana studenti, il weekend giocatori professionisti alle prese con le carte ai tavoli verdi di Las Vegas, seguendo il motto “21 vittoria, grande baldoria”. Se non lo avete visto, ve lo consiglio.



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